Alciati Ambrogio Antonio

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Antonio Ambrogio Alciati (Vercelli, 1878 – Milano, 8 marzo 1929). Dopo i primi studi all’Istituto di Belle Arti di Vercelli, nel 1887 si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera sotto Vespasiano Bignami e Cesare Tallone, succedendogli nel 1920 alla cattedra di figura. Si affermò, soprattutto come ritrattista, rivelando influenze di Tranquillo Cremona per l’impasto dei colori e di Giovanni Boldini per la frivolezza e la vaporosità di alcune figure femminili (Galleria d’Arte Moderna di Milano e di Roma). Fu anche autore di affreschi nella villa Pirotta di Brunate (Como) e in alcune chiese lombarde. Fu iniziato in Massoneria il primo settembre 1914 nella Loggia Galileo Ferraris di Vercelli, appartenente al Grande Oriente d’Italia; divenne Maestro il 21 novembre 1922. Riposa al Rialzato AB di Ponente del Cimitero Monumentale di Milano, nella tomba 145.